L’essenza, l’ecologia del movimento è legata al nostro essere primitivo e ci riporta ad una percezione sensibile del corpo e del linguaggio che amplifica i processi creativi e genera appartenenza e che attraversa la mistica, la scienza e la psicologia riconducendoci ad un senso della “comunione”, dell’insieme, come insito nell’essere vivente. Una matrice di appartenenza antica dove la differenziazione e l’individuazione hanno permesso l’evolversi delle specie viventi in modo distinto con specificità e peculiarità e dove l’essere umano può “riconoscersi “ nell’altro come in un io sono in quanto noi siamo.
Il corpo quindi diventa luogo culturale, memoria della storia dell’individuo conservando le sue origini e depositario allo stesso tempo delle rappresentazioni collettive dove la danza, presente in tutte le strutturazioni sociali, è stato mezzo di condivisione dei vissuti e modalità partecipata di riutilizzazione del fare collettivo, dell’evento significativo che attraversa la vita sociale.
Il Progetto Ecologia del Movimento è un progetto che mira a ricontattare modalità di movimento che appartengono a schemi motori primari e che vengono utilizzati per portarli nello spazio della danza ampliando le nostre possibilità espressive e creative. Entrare in contatto con il nostro corpo, con la relazione con lo spazio, l’ambiente, il contesto sociale, creando uno scambio reciproco tra esterno-interno. Il progetto investe sia i laboratori le produzioni e la ricerca sia in DMT, che nella Danza/Teatro dove in quest’ultima i riferimenti sono quelli della danza Contact Improvvisation, del Teatro Danza, della Danza Sensibile.
Obiettivi:
la qualità dell’abbandono,
la nascita e lo sviluppo del movimento,
ascolto, respiro, radicamento, spinta e respinta
il contatto con l’altro,
salti, spirali, verticali attraverso l’ascolto del corpo e la fluidità del movimento
ascolto ed empatia nella relazione con l’altro
sviluppare la presenza nel corpo in relazione con l’ambiente interno-esterno
l’organicità e la direzione del movimento nello spazio
l’improvvisazione performativa e l’azione coreografica.
Chiunque possa essere interessato a portare una esperienza di laboratorio nel proprio centro o nella propria città può scrivere a corpisensibili1@gmail.com
“ Nel nostro corpo, che noi apparteniamo, riusciamo a creare un corpo collettivo in cui l’energia vitale è condivisa…..esso è la connessione sentita a livello corporeo tra le persone, profondamente legata alla sorgente della nostra umanità” . ( J. Adler )
LA DANZAMOVIMENTOTERAPIA A COSA SERVE?
Prendere contatto con il proprio corpo, significa portare attenzione a se stessi, dedicarsi tempo e prendersi cura di se. Percepire l’unità del corpo nella sua completezza produce un modo nuovo di percepire la vita. Nell’unità corpo mente, una nuova “educazione” al corpo, consente di accedere ad uno stato mentale altro, l’uso del simbolo permette di esprimere quanto a livello inconscio è depositato dentro di noi, l’uso del ritmo ci porta ad essere presenti nel nostro tempo del qui ed ora, l’azione creativa ci permette di aprire orizzonti nuovi e punti di vista diversi, l’azione del gruppo permette di confrontarsi ed entrare in una dimensione relazionale di appartenenza e di identità che ci consente di portare sicurezza ai nostri passi. (continua a leggere)
IL COUNSELING A CHI SI RIVOLGE?
A chi desidera supporto e orientamento pratico per risolvere rapidamente problemi specifici e concretizzare i propri progetti personali e professionali.
Chi, a seguito di tensioni familiari, lavorative o scolastiche vuole SOSTEGNO per un periodo limitato al recupero del proprio equilibrio personale.
A chi vive situazioni di rabbia, dolore o tristezza e desidera ASCOLTO nell’elaborare emozioni e conflitti interiori.
A tutti coloro insomma che sperimentano problemi nei diversi contesti e fasi della vita e vogliono superarli agendo sul rafforzamento delle proprie risorse personali, per ritrovare rapidamente uno stato di benessere.Il counselling può essere particolarmente utile per le persone che vivono momenti di ansia, insoddisfazione, stress o conflitti che si ripercuotono nella vita di relazione, lavorativa. (continua a leggere)
Credo che il confronto tra colleghi sia eticamente importante per la crescita e per la correttezza dello sviluppo del processo professionale. La supervisione è un momento in cui si riflette su cosa si sta facendo, promuovendo una metariflessione sulle emozioni ed i vissuti legati al lavoro. È un momento che permette di condividere, tra colleghi, il percorso di aiuto. (continua a leggere)
Un esempio di TRACKS DANCED, Tracce Danzate, una tecnica che ho messo in gioco per definire una relazione tra danzatore e testimone che permette di creare un segno di colore che nasce dalla danza di chi osserva il proprio partner. Lo scambio produce un livello intermedio di relazione che passa per il segno/disegno ed il colore in un ambito duale e gruppale.
Queste foto e sequenze sono state tratte dall’ultimo cerchio del ciclo Corpo Sensibile e Mindfulness.