Vediamo l’arte come momento di indagine e conoscenza,
di simbolizzazione del vivere e delle relazioni,
di cambiamento e trasformazione del conflitto,
di ridefinizione delle identità in un nuovo contesto di vita.
(Fernando Battista e Ilaria Olimpico)
Questa formazione è dedicata a esplorare e ad apprendere, in modo esperienziale,
elementi di Danzamovimentoterapia, Counseling e Teatro dell’Oppresso, quali strumenti per una relazione interculturale consapevole e sensibile.
A chi si rivolge: operatori e operatrici del sistema di accoglienza, educatori ed educatrici, insegnanti, counsellor, psicologi e psicologhe, operatori e operatrici sociali, artisti e artiste impegnate nel sociale.
Metodologie:
La Danzamovimentoterapia è una modalità specifica di trattamento di una pluralità di
manifestazioni della patologia psichica, somatica e relazionale, ma anche una
suggestiva possibilità di positiva ricerca del benessere e di evoluzione personale.
Si collega idealmente ad antiche tradizioni nelle quali la danza era un mezzo
fondamentale nelle pratiche di guarigione e ripropone negli attuali contesti clinico-
sociali le risorse del processo creativo, della danza e del movimento per
promuovere l’integrazione psicofisica, relazionale e spirituale, il benessere e la qualità
della vita della persona.
Il Counselling e’ una attività di competenza relazionale con mezzi di comunicazione per
agevolare l’autoconoscenza attraverso la consapevolezza e lo sviluppo ottimale delle
risorse personali per migliorare il proprio stile di vita in maniera più soddisfacente e
creativo. Migliora le relazioni attingendo alla forza delle proprie risorse per raggiungere
risultati nella propria vita. Le abilità di Counselling servono a facilitare i rapporti interattivi personali per ricercare soluzioni nelle organizzazioni e nei gruppi sociali.
La DanzaMovimento RelazionaleCreativa© è una metodologia che si rivolge in
particolare ai Counselor e a chi non ha strumenti della relazione d’aiuto per utilizzare la
modalità della danza e del movimento in tali contesti. Ideata da Fernando Battista, utilizza modalità che derivano dalla Dmt, dalla Danza Contemporanea, dal contact,
dall’Expression Primitive, dalla Laban Analysis, dallo yoga.
Teatro che ri-connette è un’espressione nata all’interno del Collettivo artistico TheAlbero per racchiudere un percorso di riconnessione con se’, con la Natura e con gli altri, integrando diverse tecniche (feedback, council circle, visualizzazione guidata, narrazione partecipata), metodi (Teatro dell’Oppresso, Social Presencing theatre, Lavoro sulla voce metodo Roy Hart) e filosofie (Ecologia Profonda, Permacultura, Estetica Matriarcale).
Il Teatro dell’Oppresso è un metodo per la conoscenza e la trasfromazione della realtà
personale e sociale. Nato in Brasile ad opera del regista Augusto Boal, è attualmente
diffuso in tutto il mondo, adoperato in diversi contesti, educativi, di disagio sociale e/o
psichico, di marginalizzazione e di ricerca creativa per il cambiamento sociale.
Il Formatore e la Formatrice
Fernando Battista, danzatore, coreografo, insegnante negli Istituti di Istruzione
Superiore, DanzaMovimentoTerapeuta SVAPID (Associazione Professionale Italiana
Danzamovimentoterapia), Counselor Espressivo, Trainer SVASSOCOUNSELING ai
sensi della L. 14/01/2013 N. 4, docente scuole di formazione DMTAPID e in diverse
scuole di formazione in Counseling e Psicomotricità, Trainer A.S.P.I.C., ideatore e trainer
del metodo DanzaMovimento RelazionaleCreativa (Metodo F. Battista)©.
Laureato in Economia e diplomato al Master in “Peacekeeping & Security Studies”
presso l’Università di RomaTre.
Formatore e Supervisore in diverse scuole di formazione in Danzamovimentoterapia e
Counseling, è stato responsabile della formazione in DanceCounseling dell’ASPIC per
diversi anni ed è autore di diversi articoli e pubblicazioni in testi scientifici riguardanti la
Danzamovimentoterapia ed il Counseling.
Ha ricoperto varie cariche all’interno dell’ Apid Nazionale e nella sezione locale
ApidLazio, fa parte dell’Associazione Laboratorio53 da diversi anni dove cura, nel gruppo
AutoMutuoAiuto, laboratori di DMT e Counseling con le persone migranti, richiedenti asilo e adolescenti in collaborazione con l’istituto L. Bottardi di Roma, attività per la quale è stato invitato a tenere un workshop presso l’Alta Scuola di Formazione dell’Università di Palermo in occasione della Summer School Migrants, Human Rights and Democracy.
Conduce gruppi di Dmt nella scuola con ragazzi con abilità speciali, cicli settimanali di
Danzamovimentoterapia per adulti aperti a tutti, workshop intensivi di Dmt ,Counseling e TeatroDanza ed incontri individuali di Dmt e Counseling a Roma e in Italia. E’ direttore
artistico e coreografo di HumanDance Company, compagnia di danza e teatro che usa la
Ilaria Olimpico, Educatrice, Formatrice, Facilitatrice di laboratori di teatro sociale, attrice. Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Orientale di
Napoli, ha approfondito gli studi sul mondo araboislamico. E’ cofondatrice del Collettivo artistico TheAlbero. Scrive racconti brevi (
orientexpress.na.it,
thealbero.wordpress.com) e promuove la narrazione partecipata in cerchio.
Da anni si occupa di intercultura, svolgendo seminari di formazione per adulte/i e laboratori di educazione alla mondialita’ nelle scuole.
Ilaria è co-creatrice del corto teatrale “Layla vuole uscire dalla scatola” sulle aspettative
sociali sulle donne; fa parte del gruppo di ricerca Donne Mitologiche impegnato nella ri-
emersione delle storie di donne dimenticate nella storia e nel mito; è tra le promotrici di
AcCOglienza Project volto a cambiare dal basso attraverso l’arte partecipativa il sistema
di accoglienza; fa parte dell’equipe di Interculturando Roma di formazione sulla Relazione Interculturale basato sull’analisi degli shock culturali di Cohen Emerique, attraverso il teatro e la scrittura autobiografica; e’ autrice del corto teatrale “Fatima!”, ricerca interculturale sul femminile, ispirato alla sociologa e scrittrice marocchina Fatima Mernissi.
Ilaria si e’ formata principalmente con Anita Mosca, Giampiero Rappa, Ursula Bachler,
Alessia Cartoni (Teatro e drammaturgia), Hector Aristizabal, Uri Noy Meir, Sergio Di Vita,
Cristopher Leuch e Olivier Malcor (TDO), Giorgio Rossi e Ivan Truoll (Teatro Danza),
Carol Mendelsohn e Zwaantje de Vries (Voce), Daniela Degan e Roberto Tecchio
(facilitazione di gruppi).
Per la ricerca interculturale fa riferimento in particolare a: Claudio Marta, Edward Said,
Fatima Mernissi, Marianella Sclavi, Margalite Cohen Emerique.
Dall’estate vive a Passignano sul lago Trasimeno.
Questa formazione e’ sostenuta da:
Centro Panta Rei – Accoglienza Project – Corpisensibili
Registrazione obbligatoria entro il 25 ottobre 2016
Costi:
Vitto e alloggio a Panta Rei: 100€ dalla cena di venerdi’ 4 novembre al pranzo di domenica 6 novembre
Costo della formazione: 130 euro
Quando:
Sabato e domenica 5 e 6 novembre 2016
Dove:
A Panta Rei, un centro di educazione sulle colline sopra il Lago Trasimeno. Per lavorare, apprendere, giocare: una grande sala al coperto, spazi aperti, la piattaforma sull’albero. Per dormire: dormitori intrecciati di salice (con bagni in comune) e una grande cucina attrezzata (anche per vegani, celiaci o altre necessità alimentari).
Cosa Portare: Asciugamano, sacco a pelo, scarpe comode per stare all’aperto, prodotti naturali per la doccia e l’igiene personale (l’impianto di Panta Rei funziona con la fitodepurazione), un nastrino colorato, un quaderno per gli appunti, qualche penna.