ANIME MIGRANTI # PROGETTO PER L’EDUCAZIONE E L’INTERCULTURA

AGENZIA DIREGIOVANI

Anime Migranti: arte e danza per abbracciare il ‘diverso’

 

Nel quartiere Tor Sapienza di Roma l’integrazione parte dagli studenti

ROMA – Oltre i muri del pregiudizio, oltre le barriere linguistiche, c’è un linguaggio universale che non ha bisogno di traduzioni e non ha appartenenze. È la danza, il movimento dei corpi che ci rivela umani, diversi nel colore della pelle ma non nella forma. Nasce cosi’ il progetto ‘Anime Migranti’, che per quattro anni ha coinvolto gli studenti dell’istituto tecnico per il turismo ‘Livia Bottardi’, periferia est di Roma, in un percorso di educazione all’accoglienza e al rispetto delle diversità.

Un cammino suddiviso in otto incontri in cui, ragazzi e migranti, hanno oltrepassato i confini dell’intolleranza attraverso la percezione corporea e il riconoscimento delle emozioni. Ritmo, anime, identità e fratellanza. Perché “aprirsi è uno dei migliori inviti che la scuola possa fare”, commenta uno dei ragazzi che ha preso parte all’iniziativa, nata da un’idea del professore Fernando Battista, dottorando presso il Dipartimento di Scienze della Formazione ed insegnante di sostegno nell’istituto ‘Bottardi’, conduttore del laboratorio.

Il progetto prende avvio a seguito degli episodi di discriminazione avvenuti nel quartiere di Tor Sapienza cinque anni fa. “Dopo quei fatti ho deciso di fare qualcosa come cittadino e come insegnante- ha commentato Fernando Battista all’agenzia di stampa Dire- ho scelto lo strumento del corpo perché è un luogo scivoloso sia per gli adolescenti, che sono in fase di trasformazione, che per i migranti, che hanno subito violenze e torture. E proprio lì avviene l’incontro, il corpo, la danza, la Danzamovimentoterapia nella fattispecie, diventa il ponte della conoscenza, la linea di confine dove non ci sono appartenenze ma dove si e’ soltanto persone”.

Danzatore, coreografo, danzamovimentoterapeuta e vicepresidente dell’associazione professionale Italiana Danzamovimentoterapia, il professor Battista ha realizzato il progetto anche grazie a ‘Laboratorio 53’, onlus romana che si occupa di rifugiati politici e richiedenti asilo. Sei degli otto incontri si sono svolti nella sede dell’associazione, mentre per due appuntamenti i migranti sono stati accolti nella scuola.

“È un’attività molto forte- racconta una studentessa- Quando il professore ti dice di abbracciarlo tu capisci che hai un contatto con una persona. E ti rendi conto di aver desiderato quell’abbraccio tutto il tempo”. “Sono persone come noi che sono da ammirare oltre che aiutare- continua un’altra ragazza- perché più di noi, sono loro che ci aiutano facendoci capire quali sono le cose importanti della vita”.

Il progetto si è arricchito anche di altre forme artistiche, come la fotografia e la scrittura di cartoline, perché attraverso strumenti diversi, migranti e studenti hanno avuto la possibilità di raccontarsi. “È un percorso che aiuta entrambi- continua il prof. Battista- i migranti escono dal loro isolamento, e i giovani rivalutano le cose che hanno e il senso dell’avere una famiglia”.

Durante il percorso, i ragazzi hanno scritto un diario di bordo in cui hanno riportato le sensazioni scaturite dalle esperienze vissute. Sensazioni che vanno oltre il semplice coinvolgimento e sono diventate, in alcuni casi, scelte di vita. Come quella di Aurora, che dopo la scuola ha deciso di continuare gli studi scegliendo legge, per aiutare gli altri attraverso gli strumenti della legalità e della giustizia. Il prossimo anno il progetto, che è diventato progetto di ricerca presso l’università di Roma Tre, ripartirà in altre scuole romane con l’idea di far partecipare giovani provenienti da varie zone della capitale, periferiche e non, per vedere qual è la risposta in base ai diversi background culturali.

ANIME MIGRANTI Progetto Intercultura di danza e arte comunitaria SI PARTEEEE!!!!
Al via oggi presso l’ass.ne LAB53 Onlus in collaborazione con l’ITT L. Bottardi e Corpisensibili, il laboratorio che vedrà impegnati 15 studenti della scuola con altrettanti ragazzi rifugiati in un laboratorio di danza, arte, ritmo corpo e parole e ….. Entusiasmo alle stelle!!! La danza viaggia al di qua delle parole, i sorrisi, la gioia, il riconoscersi va oltre il conosciuto, ed entra dentro. Il ritmo sostiene la pulsazione, il cuore batte con i nostri piedi e le mani, nomi, saluto, serpentone… e subito la lingua non è più un problema, il linguaggio del corpo entra in scena e ci cavalca, ci avvolge, ci coccola, ci da carica ed energia. Ti conosco e ti riconosco…. libertà, famiglia, casa, amore, sono alcune delle parole che circolano… ti vedo e ti ritraggo…. e così si chiude il sipario sul primo appuntamento. Il sipario dentro di noi è stato appena tirato su… ed è uno scenario del tutto nuovo e straordinario. GRAZIE RAGAZZI!! Nessun luogo è lontano!!

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ANIME MIGRANTI 2017/18

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ANIME MIGRANTI secondo atto #
ed è di nuovo giovedì…Finalmente si ritorna al casale e stavolta nuovi studenti si uniscono al gruppo…. ancora sensazioni di curiosità, iniziale vergogna e scoperta negli occhi dei nuovi, mentre gioia e curiosità abitano gli sguardi di chi già ha avuto il suo battesimo. Ma non c’è tempo… il serpente è già partito, i sorrisi aprono i volti e cercano spazio, proprio come i corpi, tanti oggi, circa 35 che corrono tra le stanze ed i corridoi rincorrendosi festosamente… gli ultimi ghiacci si sciolgono con il saluto rituale che accompagna i gesti mentre il ritmo sostiene il cuore…. come ti chiami? io Davide, Flavia, Aurora, Marwan, Damiano…. e tu? Mussa, Mohamed, Omar, Babà, Ali Can…. il nome si ricorda.. o forse non ancora, ma non importa… c’è tempo… e poi viaggiamo insieme chiudo gli occhi… mi fido di te… ed il viaggio continua con la valigia del tempo che ci fa raccontare, fantasticare, scrivere… la lingua non è un problema, ci si capisce oramai ed il viaggio continua… Grazie ancora a tutti voi per la gioia nei vostri occhi…img_2088 img_5966

ANIME MIGRANTI… 3 incontro… dopo una pausa di 15 giorni, la sete è ancora più grande…la voglia di ritrovarsi…ritrovare quel luogo, quei sorrisi, la danza…. si arriva felici anche perchè la scuola è chiusa, ma questo è un dettaglio, la vera felicità è essere di nuovo li, in quel posto dove si comincia a sentire la fratellanza, il gruppo… e si parte!!! serpente lungo lungo, buongiorno, salamalekum e tante lingue da imparare nel saluto… mi sento e mi vedo in te e ti racconto di me… piano piano… ma non importa se non capisci… io ti dico di me e tu stammi vicino… seguimi…. da dove vieni? cosa ti piace e cosa butti via?? pace, guerra cultura, politica, ingiustizia, famiglia, amore, bellezza ma anche roma, mare, sole e….. tante cose ci siamo detti oggi con e senza parole e …. cosa vuoi dire alla fine di questo incontro?? Davide…cento di questi giovedì e Marwan Mohamed… gratitudine e bellezza…. fratellanza… amore e sorrisi e abbracci e …
ancora una volta mi ritrovo qui a sorprendermi di tanta gioia… la scuola di periferia? un mondo di umanità da scoprire… i ragazzi migranti? un mondo di umanità da condividere…. grazie a tutti voi se stasera ho sempre un sorriso stampato sulle labbra….

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ANIME MIGRANTI…. atto quarto… è di nuovo giovedì …. si torna al casale per ritrovare la “famiglia” come dice Giulia 17 anni, che mentre arriva non vede l’ora di essere li…. Buongiorno! Come stai? e si parte parlando lingue diverse, nuove, curiose…. e parte il serpente ancora più lungo stavolta… e partono i sorrisi… le grida di gioia… ciao!! ciao!! che bello ritrovarti!!…qualcuno sul ritmo tribale che parte per il tradizionale saluto inizia a reppare…. e tutti dietro con il nostro she she she!!!… che belli che sono questi volti che ridono… si riconoscono… si divertono… ragazzi e ragazze uomini e donne ma l’età non conta … la famiglia non fa distinzioni di sorta… e allora chi guida?? lui! no l’altro! no io!! … i più coraggiosi prendono l’iniziativa di condurre il gruppo nel proprio mondo e la festa continua… ci ritroviamo nel cortile … siamo davvero tanti … 35?… 40? il numero non ci spaventa…. ma… una linea ci separa… divide in due il gruppo…posso guardarti ma non toccarti … il corpo parla… gesti che raccontano di una vita…un saluto… una preghiera… un gioco… l’emozione attraversa tutta la linea di confine e si sente nell’aria, si respira addosso…. è ora di andare … andare a cercarti, toccarti, abbracciarti, sorridere, stare insieme…. libertà?? cos’è? che significa? prendiamoci la libertà di disegnarla, scriverla, e i colori partono da soli e attraversano anche i volti… i nasi… le labbra…gli occhi… i cuori… libertà è pace… musica… amore… non è guerra…. papà… pensare… rivoluzione…libertà è partecipazione direbbe il poeta… libertà di stare insieme, conoscere, crescere, riconoscersi, danzare e gli occhi si illuminano ragazzi… ancora una volta cambiate il nero in bianco multicolore… gli occhi ed il cuore luccicano e a casa…. brillano… ci vediamo giovedì prof!!! Ciao ragazzi…. Inshallah!!!

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ANIME MIGRANTI un diario di Bordo di Aurora, una alunna che partecipa al laboratorio. La freschezza, la spontaneità e le riflessioni di questi ragazzi e ragazze sono una cosa meravigliosa… Se ne avete voglia leggetelo e commentate. Aurora ci legge e sarà felice come felice è stata quando le ho chiesto se potevo pubblicarlo.

DIARIO DI BORDO.

Che giornata! Spettacolare direi.
È iniziata con un momento meraviglioso di condivisione, cioè il pranzo. Il cibo era buonissimo e mi sono sentita quasi nel paese di ognuno in un locale tipico ad assaggiare specialità, ho viaggiato molto con la fantasia. Poi c’è stata l’attività dell’eco dove vi sono divertita da morire, e alcune parti, movimenti mi hanno fatto molto riflettere, ma in particolar modo quando più che l’eco, abbiamo risposto con ciò che pensavamo. Poi sono stati rimessi i confini, e in quel momento ho provato una fitta al cuore, come se venissi realmente divisa da qualcuno o qualcosa..Poi abbiamo usato le sensazioni e le emozioni. Li ho liberato tutte le energie che avevo per dare il massimo ma mi sono resa conto di quanto io pensassi limitato perché dopo due volte avevo esaurito i movimenti per “esprimere amore/rispondere con affetto” e ne ho anche apprese tante altre, solo guardandomi intorno.
Nel gioco con le palline invece ho usato molto la fantasia per passarle nel modo più strano possibile. Ed anche lì mi sono resa conto che ne avevo persa parecchia, e quindi anche questa volta mi sono girata intorno, ho dato un’occhiata e poi mi sono “sbloccata”.
Nell’ultima attività, quella della foto invece, mi sono sentita veramente in un gruppo. Ci stava alijan che prendeva in giro Giulia per esempio, o comunque ci si prendeva in giro a vicenda. Ho provato gioia, spensieratezza, e anche dolcezza, voglia di scherzare. L’ostacolo della lingua è stato superato, e si sono venute anche a mischiare le tradizioni e le culture, i pensieri, i modi di vivere, e la passione nell’antifascismo.
Come al solito quando mi trovo nelle attività viaggio con la mente, con la fantasia, e mi sento sempre una persona migliore di quella che sono tutto il giorno.
Non smetterò mai di ringraziarla prof per questa splendida occasione che mi ha concesso.

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ANIME MIGRANTI incontro sesto…. stavolta è l’ultimo al casale, ci ritroveremo a scuola per gli ultimi incontri e questo è già un saluto… questi ragazzi…. ogni volta è una sorpresa…. una gioia vederli sorridere…. danzare…. emozionarsi… ogni volta è una dolce carezza al cuore…. vi lascio leggere due momenti tratti dai diari di bordo…

Uguaglianza. È stata questa la mia parola conclusiva all’interno del casale. Uguaglianza. Sono tante le emozioni che mi porto via con me, partendo dal principio è stata un’esperienza positiva, nuova e che sicuramente mi ha fatto crescere . Mi ha fatto sentire uguale a loro. Perché fondamentalmente, non ho nulla in più e nulla in meno di loro. Ne io e ne nessun altro. Siamo tutti inevitabilmente uguali. Abbiamo tutti due occhi, due braccia, due gambe, un naso, due orecchie, una voce, un carattere, un cuore. È il cuore quello che ci rende uguali. Non vedere il nemico non vedere la differenza, vedere un amico. Un amico, che non ha molto da offrirti, che forse saprà due parole da dire in lingua italiana, ma ha sicuramente amore da darti.
Giulia 

e ancora…

questo progetto mi mancherà tantissimo e veramente mi ha cambiato in testa e nel cuore.. zero pregiudizi.. accoglienza e uguaglianza. Ma soprattutto mi ha fatto scoprire una cosa nuova in me: la fiducia. Verso gli altri e in me stessa.
F.

E i miei occhi tradiscono emozioni….

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ANIME MIGRANTI ULTIMO ATTO…. cala il sipario su quello che è stato un viaggio straordinario tra corpi e cuori…. la commozione e la gioia si alternavano tra mille abbracci e sorrisi e occhi lucidi… e io sono qui a raccontare quello che provo e a dirlo a voi ragazzi di ogni terra e colore… abbiamo viaggiato insieme e voi siete stati la migliore compagnia che abbia potuto immaginare…tra i suoni la danza, i corpi, le speranze, la fantasia, la creatività, la libertà, i sogni, e gli abbracci…. avete sentito e visto tante cose dentro di voi in questo viaggio ed avete scoperto qualcosa di più nella vostra giovane vita che difficilmente dimenticherete… il mio augurio è che questa esperienza possiate portarla nella vostra vita come qualcosa che diventi il vostro modo di vivere ogni attimo della vostra esistenza …. siate curiosi…. cercate di scoprire… conoscere…. amate ogni momento… anche quelli difficili… fate battere il cuore e sentite la forza della terra… offrite rispetto alle persone e sarete rispettati… lasciate scivolare la tristezza perchè dopo la tempesta esce il sole…e siete voi il sole della vostra esistenza … vivete con dignità e fierezza in ogni sguardo…. in ogni battito del cuore… incontrate le persone che avete conosciuto in questi incontri che continuano a vivere dentro di voi e rispettate chiunque incroci il vostro cammino… esseri umani, animali, l’ambiente che vi circonda … vivete con amore e siate esempio per altri ragazzi ed adulti… portate il sorriso come arma… e ogni giorno portate gratitudine per quello che è stato…. vivete con impegno e passione e così farete della vostra vita un’opera d’arte… vi voglio un gran bene e sarete sempre con me. Prof. Fernando
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