IL CORPO EMOZIONATO NELLA RELAZIONE
di Fernando Battista
Pubblicato su Nuoveartiterapie n. 9 / 2010
La DMT utilizza come modalità e mezzo espressivo il corpo ed il movimento,
elementi dell’essere umano che in verità ci accompagnano da sempre,
fin’ancora prima di venire al mondo.
Ogni movimento da forma ad una emozione, una parola o una sensazione e
come direbbe Damasio1, non è assolutamente possibile avere o sentire
un’emozione senza avere una sensazione del proprio corpo e senza essere
fisicamente coinvolti con ciò che osserviamo. Di questo movimento che ci
accompagna da sempre, spesso ne perdiamo la spontaneità, la naturalezza del
gesto del bambino e la sua fantasia creativa che lascia il posto pian piano
all’adulto, all’abitudine all’automatismo e così il nostro corpo, fonte di scoperta
di piacere e frustrazione, si scopre oggetto dell’apparire più che dell’essere.
Questa modalità compiacente, collusiva con la realtà sociale, per Winnicot
diventa la base patologica per la vita, in una situazione di polisemia
emozionale che trova al suo opposto il vivere creativamente come condizione
di vita sana, aggiungerei attraverso la riduzione della polisemia emozionale ed
integrandola con la relazione.
L’attività creativa, quella che nei giochi di bambino accompagna la crescita,
quindi, rappresenta un istante unico, da cui prende vita qualcosa di profondo
che si rivela per essere condivisa.